venerdì 31 agosto 2007

Viva il V-Day

Ebbene, prendo spunto dall'intervista del mitico Beppe Grillo su Affari, per ribadire che sono completamente d'accordo con quanto dice il "Grillo Nazionale".
Se devo proprio dirla tutta, aggiungo che vorrei un Beppe Grillo meno "incazzato". I più grandi rivoluzionari perdevano difficilmente la calma per non rischiare di di non essere capiti. Il più grande di tutti è per me Gesù. Talmente calmo da morire in croce per i peccati dell'Uomo e poi indicare a tutti che si può risorgere.
Una vita, quella di Gesù, vissuta da vero rivoluzionario che però non ha voluto scrivere personalmente (i Vangeli partono come ben tutti sanno oltre 60 anni dopo)! Possibile che sia stato un caso? Io propendo (scusate l'ardire) che con alcune mirabili parabole da tramandare nei millenni volesse dire: "attenzione: ogni Uomo ha Dio con se. E' libero di scegliere però la strada da parecorre e quella strada ha un continuo bivio con direzioni opposte fra bene e male. Scegliendo il male (anche quello più insignificante ai nostri occhi) scegliamo di destrutturare il nostro Io/Dio, con conseguenze che a mio avviso ricadono su di noi e sulla nostra discendenza, appunto per volere della scelta negativa che si è fatta in piena libertà di uomini.
Non a caso uomini intelligenti e mirabilmente dotati di "fortuna" talvolta cadono nella rete malefica della "onnipotenza".
Sono sicuro che il "Talento" Beppe Grillo possa tener presente tale fenomeno e provvidenzialmente scansarlo, anche perchè oltremodo consapevole che i "cecchini" non aspettino altro che un passetto falso per farlo diventare il "mostro da prima pagina".
Aspettando un Beppe Grillo meno "incazzato" e ogni giorno più determinato mi accingo quindi ad organizzare una mia presenza nella Piazza di Noale per l'8 settembre, giorno indicato dal mirabile attore genovese come il V-Day. Invece che il vaff... avrei coniato il Vogliamo-Day. Ma in piazza ci sarò ugualmente perchè la goccia ha ormai fatto tracimare tutti i vasi del mondo.
Saluti a tutti.
Maurizio Sarlo (http://luceverde-polietica.blogspot.com/)

martedì 21 agosto 2007

Maurizio Sarlo Banche Centrali da rinnovare

E' ora che tutti facciamo qualcosa per fare una vera rivoluzione culturale priva di negatività e tutta a vantaggio della positiva globalizzazione delle Genti.
Ho trovato un vecchio saggio di Giacinto Auriti (in google si trova il suo prezioso esperimento nella cittadina Guardiagrele in Puglia).
La mia semplice ma non semplicistica idea si basa su una nuova regola mondiale. Gli Stati, quindi le Loro Genti, si riappropino delle monete come fonte di sviluppo, stabilendo regole chiare a cui tutte le Nazioni devono contribuire:
Il valore del nuovo PIL sia contemplato in:
1) materie prime possedute
2) arti storiche possedute
3) strutture pubbliche e scala temporale della loro vetustà
4) diritti umani
5) scopritori di beni materiali e immateriali per l'Umanità
6) equilibrio naturale raggiunto
7) forza diplomatica dei propri cittadini
....Altro da identificare con il contributo della Provvidenza.
Proverò a creare un annuale "Premio Auriti" al fine di far emergere e attuare tale iniziativa.
Grazie a tutti per il contributo.
Maurizio Sarlo


La moneta-debito come il sangue avvelenato

La via d´uscita: la proprietà popolare della moneta (Giacinto Auriti)

Come il sangue distribuisce ossigeno in tutto il corpo, così la moneta distribuisce potere d´acquisto al mercato. Quando la moneta era d´oro (o di altra merce) l´ossigeno monetario era pulito. I popoli potevano vivere in serenità tempi di benessere perché il potere d´acquisto conferito per pura con-venzione ai simboli, duplicava la ricchezza senza duplicare il debito. Infatti la somma delle unità di misura monetarie incorpora una quantità di valore pari a quello di tutti i beni reali misurati o misurabili nel valore perché il potere d´acquisto ha un valore commisurato a quello dei beni che si possonoacquistare. Ecco perché la moneta duplica il valore dei beni reali cioè la ricchezza della collettività. Il valore duplicato può avere o il segno positivo della proprietà (oro) o il segno negativo del debito.

Con l´avvento della moneta nominale (1694 data di costituzione della Banca d´Inghilterra e dell´emissione della sterlina) l´ossigeno monetario è stato avvelenato dal debito non dovuto. Prima, chi trovava una pepita d´oro se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera; con la moneta nominale, al posto della miniera c´è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito perché la banca emette moneta solo prestandola. In tal modo i popoli sono stati trasformati inconsapevolmente da proprietari in debitori del proprio denaro nella più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché basata sul principio della riserva.

La moneta nominale è stata infatti concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva sicché la banca centrale poteva affermare di essere proprietaria della moneta in quanto proprietaria della riserva. All´origine il portatore poteva presentare la banconota all´incasso e convertirla in oro. Col divieto della convertibilità la moneta, pur rimanendo vera moneta, diventava falsa cambiale. Il governatore, debitore apparente, diventava creditore reale, in quanto emetteva la moneta solo prestandola, ed il portatore, creditore apparente, diventa il vero debitore, come tale, proprietario provvisorio della moneta per la durata del prestito insindacabilmente concesso per quantitativi e tempi, dal vero padrone: il governatore.

Il signoraggio bancario ha trasformato i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro, perché si è mascherata sotto la parvenza del valore creditizio, basato sulla riserva (con la formula "pagabile a vista al portatore") il valore indotto basato sulla convenzione sociale. In tal modo la moneta è stata trasformata in una fattispecie analoga al francobollo di antiquariato che ha valore per convenzione e senza riserva. La risultante di questa strategia è stata la sistematica trasformazione delle banche centrali da debitrici in proprietarie per un valore pari a tutto il denaro emesso sotto forma di false cambiali.

Abolita la convertibilità con l´avvento del c.d. corso forzoso, e successivamente eliminata la stessa riserva, con la fine degli Accordi di Bretton Woods (15 agosto 1971), il compenso dovuto alla banca centrale, andava commisurato essenzialmente a quello dovuto ad una tipografia; mentre la banca si è appropriata, senza contropartita, della differenza tra costo tipografico (o scritturale) e valore nominale (creato dalla convenzione sociale), duplicata peraltro dalla emissione attuata prestando il dovuto, come lucro illecito di una truffa.

Su queste premesse, in data 8 Marzo 1993, presentai esposto-denuncia per truffa contro il Governatore Azeglio Ciampi, pro tempore della Banca d´Italia. Il dott. Ettore Torri, della Pocura della Repubblica del Tribunale di Roma, mi convocò e nel colloquio presso il suo Ufficio, dopo aver riconosciuto che "era stata data la prova dell´elemento materiale del reato", soggiunse che mancava il dolo perché il vigente sistema monetario si era consolidato nella prassi: testualmente: "perché è stato sempre così".

Di fronte a questa obiezione rimasi sconcertato e replicai che la continuazione del reato, consolidato nella prassi è un aggravante, non un esimente della responsabilità penale e comunque poteva essere fatta salva la buona fede fino al momento della denuncia, dopo di che sarebbe stata acquisita la consapevolezza del reato e la certezza del dolo.

Pur non essendo accettabili le motivazioni addotte dal dott. Torri, tuttavia è possibile riconoscerne l'attendibilità a condizione che siano salvaguardate le vittime della truffa monetaria concedendo, a richiesta di parte , la moratoria dei debiti monetari e che si programmino i tempi e mezzi tecnici per sostituire alla moneta sporca (riconosciuta tale dallo stesso dott. Torri) la moneta pulita, in un regime transitorio di doppia circolazione. Infatti, dopo aver precisato che: a) come nell´indotto fisico la corrente elettrica esiste in quanto si realizza con la caratteristica della continuità; così nell´indotto giuridico il valore della moneta persiste sul mercato al di là dei cicli esistenziali dei singoli contratti di compravendita; b) la moneta è come il sangue, anche se avvelenato dalla truffa del debito non dovuto, non può essere eliminato drasticamente senza causare il collasso del sistema economico e sociale (analogo a quello causato in Argentina dal drastico prosciugamento di moneta operato dalla grande usura). A conferma sta il fatto che centinaia di milioni di uomini muoiono di fame non per mancanza di pane, ma del denaro per comprarlo.

Pretendere di correggere i pur gravi difetti del sistema con la drastica abolizione della moneta-debito, sarebbe come dissanguare totalmente un essere vivente in attesa della successiva trasfusione. Il rimedio sarebbe peggiore del male perché si andrebbe a trasfondere sangue in un cadavere. Ecco perché i tempi di attuazione di una valida riforma monetaria che restituisca al portatore la proprietà della "sua" moneta va realizzata gradualmente e con prudenza.

Particolarmente significativa - in questo senso - la magistrale intuizione di Ezra Pound (Lavoro ed usura, Milano, 1975, p.54): "Ciò che è mancato in Italia (...) è la visione del processo di strozzinaggio (...) ed il rapporto tra gli affari (...) ed il sistema monetario mondiale, operando non a breve scadenza, non a periodi di tre mesi o di tre anni, ma alla lunga, durante secoli e mezzi secoli (...)." Pound aveva capito che non si può eliminare il sangue monetario avvelenato da debito non dovuto, con un colpo di spugna. Sarebbe un rimedio peggiore del male. Ecco perché la sostituzione della moneta sporca (debito del portatore e proprietà della banca) con quella pulita (proprietà del portatore e debito della banca), va fatta gradualmente con la doppia circolazione.

Su queste premesse appare evidente la validità delle due iniziative promosse dal Sindacato Antiusura - SAUS: 1) l´esperimento del SIMEC a Guardiagrele che ha dato conferma della validità della teoria del valore indotto perché si è creata per mera convenzione, come misura del valore e valore della misura una moneta sperimentale proprietà del portatore, senza riserva, con simboli di costo nullo (carta e inchiostro). 2) la diffida notificata alla Banca Centrale Europea nella persona del Governatore Wim Duysemberg, ad astenersi dall´emissione dell´euro (a mezzo di Ufficio Giudiziario del Tribunale di Chieti, in data 16 aprile 2001). In tal modo il SAUS ha contestato la legittimità della moneta europea, indicando ad un tempo come sostituirla con altro strumento di misurazione del valore, senza causare il collasso del sistema economico peraltro nel pieno rispetto dei legittimi interessi delle collettività nazionali dei Paesi membri.

Sembra opportuno, con l´occasione, evidenziare che, mentre per i Governatori delle Banche Centrali degli Stati Europei poteva essere riconosciuta la buona fede (perché la prassi della utilizzazione della moneta gravata di debito non dovuto era stata ereditata dall´originaria moneta concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva), nessuna giustificazione può essere riconosciuta alla emissione dell´euro perché ne era stata tempestivamente contestata la legittimità con la suddetta diffida, prima che ne iniziasse la circolazione.

In questa situazione, è dovere dei magistrati prendere atto della illegittimità dell´emissione dell´euro, concedere la moratoria dei debiti, a richiesta di parte, e consentire la doppia circolazione di euro e SIMEC (o di analoga misura del valore) per lo stato di necessità delle vittime del reato (art.54 c.p.). Infatti, una volta dimostrato che il costo del denaro, all´atto dell´emissione, è del 200% (oltre gli interessi ed i prelievi fiscali) è evidente che la puntualità dei pagamenti è impossibile. La società è pervasa dall´angoscia dell´insolvenza ineluttabile di cui è prova la malattia sociale del suicidio dei debitori per i debiti non dovuti che non ha precedenti nella storia. Non a caso il SIMEC è nato a Guardiagrele che è il paese in Italia che ha la più alta percentuale di suicidi.

Su queste premesse, evidenziate le gravissime responsabilità delle autorità monetarie europee per truffa perpetrata in danno delle collettività nazionali (espropriate ed indebitate senza corrispettivo per tutto l´euro in circolazione) ovemai - preso atto della gravità dei reati contestati - i competenti organi statuali e monetari rimanessero inerti omettendo di tutelare la legittima proprietà della moneta, potrebbero rendersi responsabili di omissione di atti dovuti, di infedeltà in affari di stato ed even-tualmente corresponsabili, per associazione a delinquere, del medesimo reato di truffa contestato al Governatore della BCE.~

mercoledì 15 agosto 2007

E' nato il mio blog

Ciao al Popolo del web.
Oggi giorno eterno dell'Assunta in cielo io mi appresto a varcare la soglia del web-blog.
C'è sempre una prima volta. E visto che non conosco l'inglese cercherò di fare periodi brevi per dare a chiunque la possibilità di tradurli nella propria lingua grazie a tanti traduttori on line.
Parto con la notizia giornalistica del giorno:
"Mattel ritira 18 milioni di giocattoli provenienti dalla Cina".
Cari amici fatevi con me una domanda: ma dov'erano i sicuramente ben pagati super manager della Mattel quando i giochi (oggi ritirati!!!) sono stati commissionati, poi controllati e quindi immessi sui mercati mondiali??? Non è forse che assieme ad altre Multinazionali che ultimamente dicono (!!!...interrogativo d'obbligo perchè ai si dice bisogna poi veroficare i si fa!!!) di voler ritirare i prodotti inizialmente immessi sul mercato ci sia sotto la voglia di far pesare alla politica cinese una poca voglia di accettare le "regole" della "Grande Mela"? Quale "regola"? Penso ad esempio a quella di voler accrescere il valore dello Juan rispetto al dollaro. Qualcuno obietterà che non "ci azzecca". Io rispondo che è meglio vedere lontano.
Pongo all'attenzione, di quei pochi che avranno la pazienza di leggere queste libere riflessioni, che:
1) se non ci fosse la virtù Cinese del lavoro, oggi milioni di persone sarebbero ridotte a vestire indegnamente. Fate caso ai mercati di quartiere. Milioni di persone che sono lì a comprare indumenti a pochi euro. Altrimenti gli stipendi ormai da fame dall'avvento dell'euro della maggior parte degli italiani riuscirebbe a permettere ben poco.
2) piaccia o no le lodi al "dio libero mercato" sono state osannate molto lontano da Pechino. E se Pechino e la Cina si adeguano forse dobbiamo solo fare un po' di autocritica.
3) ben venga una realtà fuori dal coro "alemanno-ebreo-anglossassone" che negli ultimi vent'anni (anni impossibili da paragonare ai millenni precedenti per l'esponenziale crescita di globalizzazione dovuta ai moderi tecnolgia, trasporti, scolarizzazione) ha ingigantito le lobby economico-finanziarie che sono avanti a tutto (Banche Centrali, Governi, Multinazionali). Fra le prime la mitica famiglia al secolo denominata "Rothschild" (e per fortuna che le nuove dinastie sono in normale lotta fra loro).
4) ci mancherebbe che qualcuno non voglia prodotti a norma ma dove sono i controllori di quei prodotti prima che siano immessi sui mercati? Pagati sicuramente a 1 e poi venduti a 1000! E che dire del fatto che magari a dire che si ritirono dal mercato si fa molto presto (in un attimo la notizia è da prima pagina) ma poi ad attendere che il mercato li riporti tutti indietro ce ne passa! intanto però i pagamenti di quel 1 si ferma!!! Immaginate che profitti!!!

Ok. Forse per oggi è troppo.
Buon Ferragosto a tutti.
Luceverde